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martedì 27 dicembre 2011

Capitolo 6: La Terra di Horus (125 a.B.) - V Parte

Campo di allenamento di Lonbaley – La Legione Bianca
“Come è andata?” disse Martok rivolto a Worf vedendolo tornare.
“Se non erro sono ancora vivo” rispose Worf divertito, anche se i tre compagni di squadra non sembravano dell’umore giusto per ridere. “Credo che ho ancora molto da comprendere ed imparare, quindi da domani, sin quando sarà possibile, mi allenerò, anche, con Koloth nel tempo libero” aggiunse Worf, decidendo di non dire altro ai compagni. 
I tre furono sorpresi nel sentire quelle parole; Martok annuì compiaciuto, mentre Jana e R’meorr, seppur con motivazioni diverse, avrebbero tanto voluto sapere cosa avesse spinto Koloth ad uscire dal suo guscio.
“Comunque” cambiò prontamente discorso Martok “hai provveduto a consegnare a Gripan i sigilli ricevuti?”
“Me ne ero completamente dimenticato” disse Worf passandosi una mano sulla fronte “Forse è meglio che vada subito” allontanandosi di poco dal gruppo per presentarsi nello spiazzale di allenamento dinanzi a Gripan.
“Hai portato a termine le due prove di ammissione o sei venuto a dirmi che preferisci rinunciare ed andartene, come un derion con la coda tra le gambe?” Il tono di voce di Gripan era molto duro e non evidenziava alcuna fiducia nelle capacità di Worf.
Worf senza mostrare alcuna esitazione mostrò a Gripan i sigilli ottenuti “Ho eseguito tutte le missioni che gli istruttori mi hanno assegnato, Signore!” disse con tono deciso “Non è nella mia indole scappare di fronte alle prime difficoltà” ed aggiunse sussurrando “non credo che sia nella indole dei Derion, se Kang era uno di loro” ricordando le parole di Koloth.
“Talvolta la fortuna aiuta gli audaci … soprattutto nelle prime missioni” rispose con disprezzo Gripan, ancora convinto che Worf potesse essere una spia “Il Generale Oliver mi ha detto che lo avresti dovuto raggiungere presso la sua torre, se tu avessi passato le prove, quindi vai da lui immediatamente” concluse il discorso Gripan voltando le spalle a Worf.
Worf scosse il capo non comprendendo il comportamento di quel felinide e si avviò verso la Torre come gli era stato detto.
“Pare che fin dalle prime ore del mattino il frammento dell'anima canti sommessamente, quasi come se piangesse per un gran dolore. È piuttosto strano. Non era mai successa una cosa del genere. Ho come l'impressione che abbia a che fare con il mio amico.” Il Generale Oliver parlava da solo ammirando uno strano oggetto, ma le sue elucubrazioni furono interrotte dal rumore di alcuni passi. “Avanti” disse  il generale precedendo i possibili colpi alla porta.
Worf entrò sentendo le parole pronunciate dal generale “Signore sono Worf Doe, il Mastro Artificiere Gripan ha detto che desiderava parlarmi” disse con tono formale, presupponendo di trovarsi a parlare con il generale.
“Hm? Tu devi essere la nuova recluta. Io sono il Generale Oliver, il capo delle truppe bianche. Allora! Devo toccare questo frammento dell'anima? Esso racchiude in sé lo spirito del mio amico. La sua anima porterà alla luce la verità.” Disse il Generale, mostrando a Worf l’oggetto, per poi borbottare “Ehm?! Questo suono! È vero, deve essere la persona della profezia di Armid. Ehm!! No, da me è tutto a posto. Non importa come ti venga spiegato, nella tua situazione attuale non lo capiresti ancora. Credo, però, che valga la pena fare un tentativo. Io almeno la penso così.” Smise di parlare e posò l’attenzione su Worf per alcuni secondi “Vai da Moldun e digli che ti mando io, consegnandogli quest’oggetto” riprese a parlare il generale consegnando un pacco a Worf e congedandolo.
Tutto appariva molto strano a Worf, che evitò di chiedere ragguagli al generale Oliver, constatandone lo strano comportamento. Lentamente si incamminò presso l’area presidiata da Moldun per completare la missione datagli.
“Cos'è? Cos'hai in mano? Hm?! Oh! Te lo ha dato il Generale Oliver? Sei proprio fortunato! Ad ogni modo, mi congratulo con te che ora sei diventato un membro delle Truppe Bianche a tutti gli effetti!” disse Moldun dopo aver osservato attentamente l’oggetto che aveva ricevuto da Worf.
“Ma cosa sarebbe quell’oggetto?” chiese Worf cercando di comprendere cosa stesse accadendo.
“Cosa intendi? Ciò che hai portato con te dal Generale Oliver? Non so esattamente di cosa si tratti, ma una volta il Generale Oliver ha detto che l'allievo che l'avesse immediatamente portato qui sarebbe stato nominato membro delle Truppe Bianche. Dovresti prendere questa conferma di nomina e raggiungere il presidio militare Magnaktia a Keter e annunciare a Medeilos il trasferimento alle Truppe Bianche.” Rispose Moldun.
“Credo che dovrò farmi guidare da Martok, poiché non sono mai stato a Keter” disse prontamente Worf perplesso.
“Non c’è tempo da perdere” disse repentinamente Moldun “Sicuramente non hai ancora utilizzato il portale, vero?” chiese Moldun osservando lo sguardo perplesso di Worf, ma continuando a parlare senza scomporsi “Devi attraversare il portale pensando intensamente di voler andare a Keter, esso riesce a trasportarti solo nei luoghi confinanti con questa regione. Quindi, buon viaggio!” concluse Moldun facendo segno a Worf di sbrigarsi.
Worf con passo lento si avvicinò a quello strano oggetto, che vedeva per la prima volta.

Keter – Trasferimento alle Truppe Bianche 
Worf aprì gli occhi e si trovo in un ampio spiazzale, l’architettura intorno a lui era sorprendente per la bellezza. L’ultima cosa che ricordava erano i suoi passi verso il portale e senza rendersene conto gli era parso di averlo attraversato con nella mente il pensiero di Keter.
“Tu! Sì! Parlo con te! Sei un membro della legione superiore dei Valorian?” disse un felinide in una possente armatura indicandolo.
“Sono venuto a consegnare l’annuncio di trasferimento al Comandante Medeilos” disse Worf mostrando il documento nelle proprie mani.
“Conferma di nomina? Sei venuto per annunciare il trasferimento alle Truppe Bianche del Generale Oliver? Bene! Sei ammesso! Sono io il Comandante Medeilos e non ho alcuna obiezione da fare verso quanto richiesto dal Generale Oliver” rispose Medeilos “Da domani potrai prestare servizio presso di noi, ora torna pure da dove sei venuto” disse il Comandante.
Worf, congedandosi dal Comandante, iniziò a girare per le aree di Keter incuriosito; talvolta sentiva delle fitte dentro di lui osservando certi luoghi, come se già fosse stato lì. Alla fine decise di ritornare alla Terra di Horus, sfortunatamente i primi tentativi con il portale non ebbero successo ed una volta si ritrovò anche in terre in cui la natura la faceva da padrona.
“Dove eri andato?” la voce di Martok risvegliò Worf da quella strana sensazione surreale dovuta al teletrasporto.
“Sono dovuto andare a Keter” rispose Worf abbassando la voce per poi spiegare al capo squadra e successivamente agli altri membri cosa fosse accaduto.
Figura 2: Keter
“Questa cosa non mi convince” disse Martok. “Ora non pensiamoci … da questo momento sei un [membro] effettivo della squadra e abbiamo diverse missioni da compiere.” Martok terminò di parlare e fece segno a tutti di andare tutti a dormire.

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