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martedì 27 dicembre 2011

Capitolo 7: Yesode (125 a.B.) - IV Parte

“Lavorare tutto solo in un luogo così desolato è molto faticoso. Mi sento abbandonato dal resto del mondo.” Disse Brendel vedendo arrivare i due fatini ed aggiunse, successivamente, notando le pelli raccolte "Ben fatto! Dei principianti inesperti non c'è più alcuna traccia, ora siete diventati perseveranti soldati di difesa! Non importa dove andrete, grazie a questo campo sarete ben preparati.”
Samina e Kahless annuirono soddisfatti sentendo le parole pronunciate da Brendel.
“E ora siamo quasi all'ultimo passaggio dell'addestramento! O meglio, dei miei problemi *ride*. Non sarebbe fantastico se si potesse fare l'allenamento e contemporaneamente risolvere i miei problemi? Volete sapere cosa intendo? Dietro di me si trova una strada secondaria. Su questa strada gli orsi si riproducono come conigli e la cosa mi fa venire mal di testa. Se continua così, la valle diventerà un vero e proprio campo di orsi! *ride* andate e fate in modo di ridurre il numero di questi orsi!” disse Brendel con veemenza.
“Lo faremo!” fu la risposta sicura dei due fatini.
“Bravo! Siete veri soldati di Derion! *mormora* Perché ci sono così tanti cuccioli di orso? Dove è il loro covo? Dio mio, non si riesce a distinguere in modo logico i maschi dalle femmine.” Aggiunse Brendel.
I due si allontanarono una volta compresa la missione. “Io non ucciderò mai dei cuccioli” disse Samina “Possono essere anche dei mostri, ma non ce la farò mai, credevo intendesse quelli adulti.”
“Ci penserò io come al solito” sbuffò Kahless “ma continua a congelarli. In futuro potremmo trovarci in situazioni difficili e non avremo il tempo per avere remore”
Samina acconsentì suo malgrado, le era difficile accettare le situazioni che si trovavano ad affrontare, sino ad ora era sempre riuscita a mantenere la calma durante le fasi di guerra, ma, poi, dentro lei si creava il vuoto e la tristezza per aver privato della vita altre creature. Si risvegliò subito dai suoi pensieri, appena il fratello le indicò le loro prossime prede. Come in precedenza non furono necessari molti sforzi per bloccare i cuccioli ed eliminarli. Suo malgrado Samina seguì nuovamente il fratello per portare la notizia a Brendel del successo della missione, ma il suo sguardo era basso e pieno di tristezza.
“Questo campo è stato solo il primo passo. Per diventare un vero soldato di difesa dovete tornare da Payon, ma prima di andare da lui dovete superare una prova finale. Solo se supererete questa prova potrete definirvi soldati della valle del coraggio. Là c'è un mostro, una bestia violenta! Grande! Selvatica! Si chiama orso Wab, è probabile che voi lo abbiate già incontrato sulla strada qui sopra. La vostra ultima prova è distruggere questa bestia.” Disse Brendel con tono grave.
I due annuirono e si diressero verso i restanti membri del gruppo. “dovremmo uccidere l’orso Wab.” Riferì Kahless ad Ichi.
“Non sarà una impresa semplice. È preferibile seguirvi per aiutarvi in caso di bisogno.” Disse Ichi non ancora convinto che i due avessero raggiunto la sufficiente freddezza per poter affrontare ogni genere di difficoltà.
“Sicuramente non avremo bisogno del vostro supporto” risposte Kahless con una linguaccia, prima di riprendere il cammino verso la zona in cui era solito muoversi Wab.
Kahless fece segno al gruppo di fermarsi avendo avvistato un orso che sovrastava gli altri per la sua imponente stazza. Nel suo sguardo ardevano le fiamme dell’odio e della rabbia, ma non sembrava ancora essersi accorto della loro presenza. Il giovane fatino incominciò ad avvicinarsi indicando alla sorella dove disporsi. Anche in questa circostanza non avrebbe cambiato la sua tattica di approccio, confidando di riuscire ad eliminare la gigantesca creatura. Appena Kahless giunse ad una giusta distanza, evocò il cristallo oscuro per attrarre l’attenzione di Wab e non appena questi si avvicinò fece un cenno a Samina che sprigionò il suo mana per creare una prigione gelata che congelasse l’orso gigante.
“Bene, ci siamo riusciti!” gridò Kahless soddisfatto, ma le sue urla di gioia furono interrotte non appena vide Wab liberarsi dalla prigione e scaraventare via il pet che lo stava attaccando. “Maledizione” imprecò il fatino scuotendo il capo

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